Arriviamo in mattinata all'aeroporto di Beauvais; dopo più di un'ora di navetta, approdiamo a Porte Maillot. Da lì, metro 1 ed entriamo in Hotel. Tempo di posare le valige, di comprare il Pass Navigo e la carta dei musei e siamo subito sugli Champs: in una traversa per la prima volta noto l'entrata stile liberty dell'ambasciata del Qatar. Il Disney Store è tutto dedicato a Ribelle -The brave. La sera, cena in ristorante coreano (bibimbap e ravioli).
21 Agosto
Giornata dedicata a Versailles. Dopo 2 cambi di metro e la RER C, raggiungiamo il mitico cancello dorato. "Solo" 40 minuti di fila dopo, siamo nel Castello. Visitiamo la Cappella reale, gli appartamenti dei sovrani (degni di nota il busto del Bernini di Luigi XIV, i Veronese, la stanza di Apollo dominata dal carro del Sole). Le audioguide sono gratuite.
Nella Galleria degli specchi è presente un'opera di
Dopo aver visitato gli appartamenti del Delfino, della Delfina e delle Dame di corte, esploriamo i giardini sotto il sole cocente. Un gioco d'acqua si offre in uno dei laghetti. Essendo Martedì, i giardini sono musicali fino alle 18.30.
Finalmente, il Petit Trianon. L'edificio è piccolo, si articola su due piani e non ripete lo sfarzo della reggia, presenta invece un ambiente intimo e confortevole, non privo di eleganza, come nel salotto.
Ma sicuramente il luogo dell'anima è il giardino del Trianon, con la Fattoria di Maria Antonietta, un tempo abitata. E' bellissimo aggirarsi in questo mondo in miniatura, che offre tra l'altro un Belvedere con cascata, il teatro della Regina (visibile solo attraverso un vetro, purtroppo!), il Padiglione dell'Amore, la Fattoria con tutte le case degli agricoltori (c'è anche una Latteria), il piccolo Faro sul lago fecondo di ninfee ed enormi carpe. Molti gli animali: asinelli, capre, mucche, cavalli. Si comprende perfettamente quanto questo luogo incantato fosse caro e perché fosse preferibile alla reggia, bellissima ma artificiosa.
Stanchi e cotti dal sole, prendiamo il
trenino che dal Petit Trianon ci riporta ai Giardini; troviamo riparo e
temporaneo ristoro nel boschetto dell'Encelado. Quindi, dando un'ultima occhiata all'Orangerie, ritorniamo in hotel, dovo aver cenato al ristorante giapponese vicino.
22 Agosto
Giornata dedicata al Louvre e all'Arco di Trionfo. Ci abbiamo messo un po' per capire dove fosse l'entrata giusta per noi (chi ha la Carta dei musei non fa la fila). Quasi tutto il giorno è stata dedicato a esplorare il Louvre: riusciamo a percorrere due piani, soffermandoci solo su alcune opere. Come i due "schiavi" michelangioleschi, concepiti per la tomba di Giulio II.
L'assiro del palazzo di Sargon II, gli splendidi cucchiai egiziani e lo Scriba accovacciato, la Velata di Antonio Corradini, la Ninfa dello scorpione di Lorenzo Bartolini. Del terzo piano vediamo poco: una doverosa sosta di fronte ai due Vermeer (La Merlettaia e l'Astronomo) e al ciclo di Rubens per Maria de' Medici.
La sera saliamo sull'Arco di Trionfo: la visione notturna di Place de l'Étoile (anche se oggi si chiama Charles De Gaulle), con vista su Tour Eiffel, è impagabile.
L'assiro del palazzo di Sargon II, gli splendidi cucchiai egiziani e lo Scriba accovacciato, la Velata di Antonio Corradini, la Ninfa dello scorpione di Lorenzo Bartolini. Del terzo piano vediamo poco: una doverosa sosta di fronte ai due Vermeer (La Merlettaia e l'Astronomo) e al ciclo di Rubens per Maria de' Medici.
La sera saliamo sull'Arco di Trionfo: la visione notturna di Place de l'Étoile (anche se oggi si chiama Charles De Gaulle), con vista su Tour Eiffel, è impagabile.
23 Agosto
Giornata dedicata all'Opera, che ospita una mostra su costumi e bozzetti di scena. Ecco la testa del topo per il balletto Lo Schiaccianoci; la regina per Piège de Lumière; il costume per il Faust di Gounod e per la Regina della notte e Papageno del Flauto magico; ancora l'Apprendista stregone, Pelleas et Melisande.
Ecco una danzatrice per Les Anges Ternis; il costume di Olimpia per i Racconti di Hoffmann; le figlie-fiori e Klingsor del Parsifal; il Mefistofele del Faust; la protagonista dell'Armida di Gluck.
Al secondo piano: una piccola galleria omaggia i famosi ballerini e cantanti dell'Operà, come Rose Caron in Salammbò; il Salone degli Specchi vicino è fastoso come e più di Versailles. Anche il bookshop è allestito con gusto.
Pranzo in ristorante indiano.
Dopo aver visitato i due Book Off della zona dell'Opera, andiamo a Montmartre, dove prendiamo la funicolare e vediamo il Sacro Cuore. Adiacente a Montmartre è il quartiere a luci rosse Pigalle. E' l'occasione di vedere il Moulin Rouge e di fare un giro in questa zona così eccessiva.
24 Agosto
Avendo speso troppo per il cibo, d'ora in poi andremo raramente ai ristoranti e faremo riferimento alle boulangerie -finalmente aperte nei dintorni dell'hotel- per il pranzo e a volte anche la cena. Oggi, in mattinata, visita alla Tour Eiffel.
Non volendo fare la fila per salire, decidiamo di visitare il cimitero di Père-Lachaise, che essendo troppo grande ci costringe a vederne solo metà. Le tombe che riusciamo a vedere sono quelle di: Rossini, De Musset, Jim Morrison, Chopin, La Fontaine e Moliere, Edith Piaf, Modigliani e Oscar Wilde (queste ultime due letteralmente ricoperte di scritte, lettere, messaggi).
Il cimitero comunque offre dei passaggi a dir poco suggestivi, anche quando non ci sono in prossimità tombe celebri.
Utilizziamo il tempo che ci rimane per visitare Rue Keller, la via famosa per i negozi alternativi (dark, gothic loli) e fumetterie, in parte chiuse. Avendo avuto poco tempo per girare, decidiamo di tornarci il giorno dopo.
25 Agosto
E' arrivato il momento di Notre Dame, di cui visitiamo anche il Museo, prima di dirigerci al Quartiere Latino per una sosta crepe. Non è troppo lontana la piazza quadrata, Place des Vosges, perciò decidiamo di passarci. Ha dei portici che mi ricordano Bologna ed è piena di negozi d'arte moderna. Ecco Il bacio reale e un omaggio alla Venere di Botticelli.
Al secondo piano: una piccola galleria omaggia i famosi ballerini e cantanti dell'Operà, come Rose Caron in Salammbò; il Salone degli Specchi vicino è fastoso come e più di Versailles. Anche il bookshop è allestito con gusto.
Pranzo in ristorante indiano.
Dopo aver visitato i due Book Off della zona dell'Opera, andiamo a Montmartre, dove prendiamo la funicolare e vediamo il Sacro Cuore. Adiacente a Montmartre è il quartiere a luci rosse Pigalle. E' l'occasione di vedere il Moulin Rouge e di fare un giro in questa zona così eccessiva.
24 Agosto
Avendo speso troppo per il cibo, d'ora in poi andremo raramente ai ristoranti e faremo riferimento alle boulangerie -finalmente aperte nei dintorni dell'hotel- per il pranzo e a volte anche la cena. Oggi, in mattinata, visita alla Tour Eiffel.
Non volendo fare la fila per salire, decidiamo di visitare il cimitero di Père-Lachaise, che essendo troppo grande ci costringe a vederne solo metà. Le tombe che riusciamo a vedere sono quelle di: Rossini, De Musset, Jim Morrison, Chopin, La Fontaine e Moliere, Edith Piaf, Modigliani e Oscar Wilde (queste ultime due letteralmente ricoperte di scritte, lettere, messaggi).
Il cimitero comunque offre dei passaggi a dir poco suggestivi, anche quando non ci sono in prossimità tombe celebri.
Utilizziamo il tempo che ci rimane per visitare Rue Keller, la via famosa per i negozi alternativi (dark, gothic loli) e fumetterie, in parte chiuse. Avendo avuto poco tempo per girare, decidiamo di tornarci il giorno dopo.
25 Agosto
E' arrivato il momento di Notre Dame, di cui visitiamo anche il Museo, prima di dirigerci al Quartiere Latino per una sosta crepe. Non è troppo lontana la piazza quadrata, Place des Vosges, perciò decidiamo di passarci. Ha dei portici che mi ricordano Bologna ed è piena di negozi d'arte moderna. Ecco Il bacio reale e un omaggio alla Venere di Botticelli.
Torniamo quindi in Rue Keller per rendere omaggio alla necessità dello shopping. Infine la sera facciamo una passeggiata circondati dai colori e gli odori del Quartiere Latino, dove prendiamo un gelato.
26 Agosto
Giorno triste della partenza. Abbiamo una mezza giornata e la utilizziamo per vedere il Petit Palais e il Grand Palais, Les Invalides (ma non riusciamo a vedere la Tomba di Napoleone) e un'ultima passeggiata per gli Champs prima di dire arrivederci a Parigi.