sabato 18 agosto 2012

Praga, la magica!

1-2 Agosto 2012
Partiti da Roma, arriviamo a Udine in serata. Una passeggiata ci permette di ammirare il centro cittadino, il Duomo, Piazza Libertà. 





Il giorno seguente, raggiungiamo e attraversiamo l'Austria in mattinata. Il pomeriggio ci attende la guida che ci introduce alla città di Ceské Budejovice, capoluogo della Boemia meridionale.
Questa città, fondata nel Medioevo,antico baluardo del cattolicesimo e della fedeltà all'imperatore, produce una famosa birra ed è sede della fabbrica delle matite Koh-i-noor.
Passeggiamo per la Piazza del mercato, dove si trova il Municipio. Su questo edificio, sulla sinistra, c'è una sbarra di metallo che equivale all'unità di misura del gomito, che veniva preso come riferimento nei giorni di mercato in epoca passata. Sulla facciata, tra i gargoyles, gli stemmi della Boemia (al centro), della Moravia e della Slesia. 


Una stele ricorda Tomáš Masaryk, primo presidente della Cecoslovacchia, che la guida dice essere stato cancellato per molto tempo dai libri di storia durante il comunismo.
Verso il centro della piazza c'è una pietra che si dice non bisogna superare dopo le 11 di sera, altrimenti non si riuscirà a trovare la strada di casa. 


Proseguiamo verso lo sfarzoso palazzo occupato dalla banca, costruito agli inizi del XX secolo. Il più dimesso edificio adiacente è invece un'antica macelleria che oggi è un ristorante tipico. 




Ci inoltriamo per le vie, i cui caseggiati sono tinti da leggeri colori pastello: la guida dice che durante il precedente regime le case erano tutte grige, perciò ora cercano di recuperare i colori perduti. Lungo le strade, siamo colpiti dai doppi numeri civici: la guida dice che il civico in rosso è stato istutuita da Maria Teresa D'Austria come riferimento per le tasse. 


Passiamo per la Chiesa di S. Nicola e la Torre Nera. 


Tornati nella piazza del mercato, sostiamo sotto la fontana di Sansone. 


La guida accenna al fatto che questa città è una delle tappe del "buon soldato Sc'vèik", il protagonista di un famoso romanzo dello scrittore Jaroslav Hašek.
La sera, raggiungiamo Praga. E' d'obbligo una passeggiata serale su Ponte Carlo. L'atmosfera buia, accentuata dall'illuminazione a gas, contribuisce a quell'aria esoterica per cui è nota la città.





3 Agosto
E' ora di iniziare la vera e propria visita della città.
Si inizia dal quartiere del Castello, e subito vediamo le guglie della Cattedrale di San Vito. Adiacente all'ingresso del quartiere, c'è il palazzo dell'Arcivescovo dove tra l'altro hanno girato Amadeus di Milos Forman. 



Attraversiamo il primo cortile ed entriamo nel secondo, dove c'è la Chiesa di Santa Croce con i santi Pietro e Paolo, e un antico pozzo. 



E finalmente la Cattedrale di San Vito, in tutta la sua gotica imponenza. All'interno di essa, tra le tante altre cose, ci sono i gioielli della Corona ceca (corona e scettro di Otakar II), custodita da una porta con sette serrature, le cui rispettive chiavi sono affidate ad altrettante figure istituzionali.  




L'interno è spettacolare come l'esterno: bellissime le vetrate, in particolare quella firmata da Mucha sui santi Cirillo e Metodio.


Stemma di Praga, con le tre torri, e Mausoleo Reale con le tombe di Ferdinando I, sua moglie e il figlio Massimiliano II. A seguire, bellissimo pannello in legno che mostra la battaglia dellla Montagna Bianca (1620) e la Praga del XVII secolo.




Tomba di San Giovanni Nepomuceno, santo tra i più presenti a Praga: Jan Nepomucky fu arrestato nel 1393 per essersi opposto alla nomina reale di un abate. Venne torturato e gettato dal Ponte Carlo (infatti su Ponte Carlo si trova nel punto in cui il santo venne gettato nella Moldava un'effige in bronzo: toccare il santo è considerato un gesto beneaugurante). 


Cappella di San Venceslao: è questo il luogo che mi è sembrato più bello, anche se si poteva vedere solo dall'esterno. Qui riposano le spoglie di San Venceslao.


Usciamo da San Vito, entriamo nel Palazzo Reale: ecco la Sala Vladislao, poi la Cancelleria boema, dove c'è la famosa finestra della defenestrazione del 1618 (che non fu l'unica defenestrazione di Praga) e una stufa in ceramica del XVII secolo.   

 



La Basilica di S. Giorgio, dall'aspetto romanico (è la chiesa romanica di Praga meglio conservata) nonostante il posticcio colore rosso. Nella chiesa è sepolta Santa Ludmilla. C'è una strana statua scheletrica di cui la guida ci narra la storia: quella di una ragazza accusata di essere adultera e per questo uccisa. Scagionata dopo la morte, le fecero la statua così come era stata ritrovata. 



Il Vicolo d'oro: un insieme di casette costruite nel XVI secolo originariamente destinate al corpo di guardia, poi sede degli orafi nel secolo seguente, da cui il nome. E' molto pittoresco: in alcune casette sono stati ricostruiti ambienti d'epoca, in altri ci sono negozi. In una di queste casette, nella n.22, visse per qualche mese Kafka. 



Adesso vediamo la sede del Parlamento e del Senato ceco. Che è anche sede di pavoni bianchi. Siamo ormai nel Piccolo Quartiere (Mala Strana).





Ohibò...


Isola di Kanpa: un'isola formata da un braccio della Moldava chiamato "Ruscello del diavolo". Vediamo un mulino superstite e l' "uomo verde": si dice che tra coloro che rischiano di annegare salvi solo chi desidera. L'isola è stata quasi completamente sommersa durante l'alluvione del 2002, molti edifici ne portano i segni ancora oggi. Proseguiamo e nella piazza del Gran Priorato vediamo il "Muro di John Lennon", dove i praghesi si esprimevano quando sotto il passato regime non c'era libertà di parola. Spesso erano frasi ispirate ai Beatles. Le frasi di una volta sono state cancellate, ma ancora oggi qualcuno si ricorda dei Beatles su questo muro. 


Sulla casa "all'unicorno d'oro" vediamo la targa che ricorda il soggiorno di Beethoven nel 1796.


E siamo di nuovo su Ponte Carlo. Non posso resistere: devo toccare anch'io la statua di Giovanni Nepomuceno. 




Da Via Carlo ci accoglie -un po' triste- la principessa Libuše, mitica progenitrice del popolo praghese. 


E arriviamo in Staromestské námestí (Piazza della Città Vecchia), dove ci godiamo lo spettacolo dell'orologio. Siamo nella Città Vecchia (Staré Město).


Dopo una cena a base di tartine e gulash, ci prepariamo alla gita in battello sulla Moldava, accompagnati da un bicchierino di beckerovka e da Má vlast di Bedřich Smetana. Devo dire che Praga, vista di sera e dalla Moldava, è veramente magnifica. 






Una passeggiata ci porta ad ammirare la Casa Municipale. Raggiungiamo Piazza Venceslao prima di tornare in hotel. 



 4 Agosto

Giornata dedicata al castello Karlstein, di cui si può fotografare solo l'esterno. In una famosa panetteria assaggio un dolce locale.



Raggiungiamo poi Karlovy Vary, che come già Baden Baden, mi sembra la solita località termale sciccosissima. Fa un po' Disneyworld, sembra un po' tarocca, ma in realtà è stata fondata da Carlo IV. E anche il geyser è vero (si chiama "Lo zampillo") ! E pure il colonnato, costruito nell'Ottocento secondo lo stile architettonico neorinascimentale.   








La sera, cena in ristorante tipico allietati da musica, canti e danze della Moravia.



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