sabato 24 ottobre 2015

Balthus - Il re dei gatti

Figlio di un critico d'arte e di una pittrice nota come Baladine, Balthasar Kłossowski de Rola, in arte Balthus, si esprime nell'arco dell'intero Novecento attraverso una modalità pittorica che polemizza con l'astrattismo, proponendo uno stile figurativo che percorre suggestioni metafisiche e surrealiste senza lasciarsene catturare. 
La prima parte della mostra evidenzia le influenze e i temi rielaborati dall'artista. Importante è Alice in Wonderland di Lewis Carroll (presenti in mostra alcune foto di Alice Liddell), da cui Balthus ricava il suo animale feticcio: il gatto, che ritroviamo anche in alcuni schizzi realizzati per una delle sue figlie. 


A undici anni realizza delle illustrazioni per una storia sul suo gatto Mitsou. Le illustrazioni vengono pubblicate con una prefazione scritta da Rilke. La passione per i gatti in Balthus è evidente, al punto che in un autoritratto si raffigura come il re dei gatti. 

Il gatto del Mediterraneo e Autoritratto. Il re dei gatti. 


Fondamentale è il mondo dell'infanzia, ritratto nei momenti più spontanei e indecifrabili. 

I bambini Blanchard (acquistato da Picasso e poi esposto al Louvre) e La pazienza. 


Da Cime Tempestose di Emily Brontë Balthus ha realizzato diverse illustrazioni, alcune delle quali in realtà ritraggono scene che non sono presenti nel romanzo. 
Una di queste è La toelette di Cathy, dove il volto di Heathcliff cela quello dello stesso Balthus, e la donna, da lui evocata come un sogno, la modella Antoinette de Watteville, che diventerà sua moglie. 

Due illustrazioni per Cime Tempestose e La toelette di Cathy



Sono poi riuniti quattro studi e la grande tela de "La settimana con quattro Giovedì". Riferisce a un'espressione usata dai bambini: essendo in passato Giovedì un giorno festivo, i bambini immaginavano una settimana con quattro Giovedì come una settimana di festa. Il soggetto, nelle sue quattro varianti, mostra una donna seduta in modo scomposto, a volte nuda a volte con vestaglia, il gatto e un terzo personaggio che apre o chiude una finestra. Nella tela più grande, dal titolo "La camera",  la finestra viene aperta per illuminare quanto accade nell'interno, frutto di un'azione precedente che però non possiamo definire. A conti fatti: un'enigma. 

La settimana con quattro Giovedì e La camera


Al terzo piano, la mostra illustra l'attività di Balthus come costumista e scenografo: suoi infatti costumi e scenografie dello spettacolo "I Cenci", con Artaud interprete del Conte Cenci. 
Sono qui sottolineate le amicizie strette con Artaud, Derain e Giacometti ed è ricordato l'uso della caseina unita all'olio, che dona alle tele l'opacità di un'atmosfera rarefatta, sospesa, soffusa. 


Sono infine presenti ritratti, nature morte, i dipinti "Donna addormentata", "La falena", "I giocatori di carte", "Grande paesaggio con l'albero", "Il pittore e la sua modella" e tanti altri: in totale, un'ottantina di opere.
Dal 24 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016. 




  

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