Il mio primo post è lo storico viaggio del Luglio 2009, effettuato con D., la quale mi ha fatto da Virgilio e Cicerone insieme, durante il primo mio volo in aereo e anche in seguito, quando abbiamo calcato suolo francese per 8 giorni.
Primo giorno.
Partite con volo Ryanair e giunte a Beauvais, dopo oltre un’ora di autobus raggiungiamo l’hotel, sito a Vincennes, verso ora di pranzo.
Lungo il tragitto dell’autobus (13 euro Beauvais-Paris) sbirciamo il panorama… vegetazione un po’ desolata e tempo che non sembra volgere al meglio. Arrivati, facciamo l'abbonamento per la metro distretti 1-2 per 5 giorni: 18 euro.
Le camere dell’hotel sono pulite e veramente pucci.Ma è ora di pranzo e puntiamo sulla più vicina brasserie… che non ci delude, offrendoci cordialità e sorrisi francesi. Insalate con immancabili salsine…
Fettina grigliata con una salsina che ricordo ancora. Check in e check out! (15 euro il totale^^)
Obbligatoria una passeggiata dopopranzo: ci accolgono gli Champs-Élysées… Virgilio mi consiglia di assaggiare la tartellette aux framboises (crostata ai lamponi) della Brioche Dorée… mai consiglio giunse più gradito. E dire che non ho mai amato troppo le crostate…(la tartellette costa 3 euro)
L’Arco di Trionfo è più ampio di quello che credevo… sotto di esso c’è la tomba del milite ignoto, per ricordare tutte le morti delle guerre mondiali. Essendo al centro di una grande piazza, c’è parecchio rumore dovuto al traffico e trovo difficile godermi il monumento.
Sempre lungo i Campi Elisi, nello spazio dedicato alla Toyota noto una macchina posta in verticale… i turisti possono mettercisi sotto per una foto.
Cena: troviamo un giapponese che fa l’okonomiyaki… non l’ho mai assaggiato. Ecco la versione vegetariana…
E quella non vegetariana. Check in…e -nonostante le eccessive scaglie di gamberi- check out. Totale: 17 euro.
Fine del resoconto della prima giornata.
Secondo giorno!
Glissiamo sulla colazione da 18 euro dell’albergo e andiamo all’avventura, alla ricerca di una boulangerie. Quando la troviamo non la molliamo più! Le signore sono gentilissime e il loro negozio è uno spettacolo. Con pochi euro puoi gustarti la meraviglia dei cornetti… il caffé non si può bere, ma cornetti buoni così forse sono solo in Francia! Con dieci euro, si può prendere cornetto, caffé e un panino a scelta che fa da pranzo.
Inizia il tour serio! Comprata la Card Musée, che ci permetterà di saltare le file dei turisti per due giorni buoni (32 euro), cominciamo a usarla per visitare il castello di Vincennes. Struttura molto bella e molto vasta! Ospita momentaneamente delle icone russe, che visitiamo sul momento.
Proseguiamo per Notre Dame… non può mancare. Prima di arrivare alla Cattedrale, vediamo l’Hotel de Ville… il Municipio. E la Senna!
All’interno di Notre Dame ci colpisce questa incisione in legno, attorno al coro Sud. Risale al XVIII secolo, opera di Louis Marteau et Jean Noël.
Ci avvolge l’atmosfera mistica dettata dai rosoni, che sembrano ingioiellati quando colpiti dalla luce. Vien quasi voglia di chiedere asilo…
Usciti da Notre Dame vediamo una fermata della metro che sembra risalire al primo Novecento.
E dal momento che manca un po’ all’apertura della Saint Chapelle, facciamo un giro per il quartiere latino… la Crêperie des Arts ci invita e noi accettiamo (5 euro). Particolare l’arredamento, tra il minimal e l’americano-latino.
E siamo ormai pronti per la Saint Chapelle!
Ancora più di Nostra Signora è l’atmosfera raccolta della Saint Chapelle che mi seduce… già il primo piano, con i colori che sanno di Oriente ti entra dentro il cuore…
…però quello che è destinato a conquistarlo del tutto è il secondo piano… mai visti tanti colori tutti assieme. Avrei potuto rimanere lì dentro per tutta la vacanza e non mi sarei stancata! Purtroppo nessuna foto può rendere la magia di quel luogo.
Ora ci aspetta il Louvre!
Entriamo e rimaniamo un intero pomeriggio ma non riusciamo a vederlo tutto. E’ immenso, in effetti… della statuaria, cito Amore e Psiche del Canova. E -nella pinacoteca- i quadri di Jacques-Louis David impressionano per la loro grandezza…
…anche se personalmente mi conquistano di più quadri che non ho mai visto neanche nei libri, come questo Dafni e Cloe di Baron François GÉRARD.
O anche il Paolo e Francesca di Ary Scheffer, o La giovane Martire di Paul Delaroche. Poi è considerevole la sezione dedicata alle antichità orientali, dove viene ricostruita una parte del palazzo di Sargon II a Dur-Sharrukin. O una piccola piramide nella sezione egizia…
E c’è pure il Codice di Hammurabi… la Storia ti passa davanti e tu sei lì che guardi. Solo i Vaticani finora mi hanno dato quest’idea.
Si è ormai fatta sera… ceniamo al ristorante coreano vicino all’hotel. Niente di meglio del bibimbap per finire la giornata in gloria!Check in…
Check out! Totale: 18 euro.
Fine seconda giornata.
Terzo giorno, terzo giro!
Cominciamo tornando dalle nostre mamme francesi, ossia dalla boulangerie di fiducia: chaussure aux pommes per non prendere sempre il cornetto! Stavolta però prendiamo anche un panino che mangeremo per pranzo.
Ci attende quel gioiellino del Museo d’Orsay, ma prima passiamo per il giardino delle Tuileries e L’Arc de Triomphe du Carrousel, che è congiunto in linea retta con l’Arco di Trionfo e l’Arco de La Défense.
La stessa struttura in cui è collocato l’Orsay lo rende interessante: un’ottocentesca stazione ferroviaria, con tanto di orologio.
Poi a differenza del Louvre non è un maremagnum di ciò che abbia prodotto di culturalmente valido l’umanità tutta, ma “solo” i quadri e le sculture rappresentative dall’Impressionismo in poi. E’ prezioso, come i quadri che contiene… la Nascita di Venere di Alexandre Cabanel, Gustave Moreau (un autore che ho conosciuto grazie a questo viaggio!) e la sua Galatea, i quadri di Millet, Monet, Renoir, Degas, Manet, Cezanne, Gaugain, Van Gogh… e tanto Toulouse-Lautrec che male di sicuro non fa.
Chiudiamo questo cerchio ideale visitando il Pompidou, il museo dell’arte moderna e contemporanea. Anche questa struttura è molto interessante… si accede ai vari piani attraverso delle scale mobili site nel tubo che la attraversa perpendicolarmente.
All’interno una mostra di arte contemporanea fatta da e per le donne. Sperimentalismo a 360 gradi, ovviamente.
Inoltre una serie di quadri di Chagall, Matisse, Picasso, Kandinsky.
Seppur interessante, non troviamo comunque il Pompidou all’altezza dei musei precedenti. Pochi pezzi rappresentativi in mostra… un intero piano era accessibile pagando un supplemento e noi abbiamo deciso di non accedervi. Abbiamo invece visitato la mostra presente nella struttura dedicata ad Alexander Calder, rimanendo estasiate… c’erano anche alcuni pezzi realizzati dall’autore per il suo circo, che non sapevamo non si potessero fotografare… eccoli qui. Realizzati con fil di ferro e pezzi di fortuna. Fantastici!
Mi viene la malaugurata idea di comprare qualcosa al bar del Pompidou… pago 5 euro per due macaron. Buoni, ma due.
Usciamo per Les Halles, dove visitiamo un centro commerciale… qui trovo alla FNAC il DVD del “Serpente Bianco”: uno dei primi storici movie d’animazione giapponese, e lo compro… 14 euri.
La sera troviamo un buco (ma nel vero senso della parola) di ristorante giapponese vicino l’hotel… paghiamo poco e ci saziamo. C’erano due posti due e noi li occupiamo. Totale: 14 euro.
Quarta giornata^___^
La giornata ti sorride se la cominci nella tua boulangerie! Stavolta provo l’Escargots au chocolat. E’ enorme!
Procediamo per Place de la Concorde e Les Invalides, che era un ospizio per invalidi di guerra e oggi ospita uffici dell’amministrazione militare.
Arriviamo a Palazzo delle Esposizioni, dove è in mostra Andy Warhol, e noi ne approfittiamo con una visita.
Arriviamo a Montmartre e il Sacre Coeur… è il set principale di Amelie Poulain! Uno dei miei film preferiti^^. Si impone una tartellette per festeggiare (sempre 3 euro).
Visitiamo poi Junku, un negozio votato al Giappone. Belli anche i Book Off, dove troviamo qualcosa di interessante… il secondo volume di “Il Cratere!” di Tezuka (esaurito ovunque meno che qui). Siamo vicini all’Opera, perciò si impone una visita! L’interno è sfarzoso, il soffitto è firmato Chagall.
Tour Eiffel… è d’obbligo!
Saint Germain -vista dall’esterno- chiude la giornata.
Cena al ristorante giapponese ultrachic che a differenza del precedente sazia gli occhi più che il palato…
Quinta giornata!
Stavolta la colazione è povera… la boulangerie è chiusa per giorno festivo.
In una fumetteria troviamo un fantastico Jack che sfonda il soffitto! E la metro ha dei sediolini troppo futuribili!
Ci dirigiamo alla Maison Rouge, dove c’è una mostra dedicata ai mangaka d’epoca. Purtroppo non si possono fare foto, perciò compriamo un costosissimo e pesantissimo catalogo! Sette euro l'entrata.
Pranziamo in un ristorante messicano… è la prima volta che mangio messicano. Era buono, ma pesante, infatti ho rimosso quello che ho mangiato e anche la macchina fotografica si rifiuta di fare una foto decente! Il ristorante comunque è pittoresco, sia dentro che fuori. Quindici euro per il pranzo.
Dopo aver visto l’Arco de La Défense, passiamo il pomeriggio nell’alternativa Rue Keller… fumetterie dell’usato come se piovesse, troviamo tutto quello che cerchiamo e tutto quello che non avremmo mai osato, a prezzi più che abbordabili. E’ la Mecca!
Resta giusto il tempo (e i soldi!) per fare un giro al supermercato… poi nanna.
Sesta Giornata!
Passiamo la mattina al Centro di Cinematografia… il biglietto è gratuito! La celebre silhouette di Jacques Tati campeggia all’ingresso. Purtroppo non si possono fare foto all’interno… ci sono tante testimonianze del cinema del passato. Tra tutte, mi rimane impresso il vestito d’oro di Pelle D’asino, film di Jacques Demi che compro nel negozio del centro.
Mangiamo indiano… era ora. Tutto molto buono, mango lassi in primis.
Il pomeriggio torniamo ai Campi Elisi… c’è Coraline in originale con sottotitoli in francese! Non possiamo lasciarcelo scappare… il biglietto costa ben 12 euri, ma ci danno gli occhialoni per il 3D! Bellissimo.
Cena al giapponese… chirashi per concludere la sesta giornata. Check in… 17 euro.
Check out!
Cominciamo tornando dalle nostre mamme francesi, ossia dalla boulangerie di fiducia: chaussure aux pommes per non prendere sempre il cornetto! Stavolta però prendiamo anche un panino che mangeremo per pranzo.
Ci attende quel gioiellino del Museo d’Orsay, ma prima passiamo per il giardino delle Tuileries e L’Arc de Triomphe du Carrousel, che è congiunto in linea retta con l’Arco di Trionfo e l’Arco de La Défense.
La stessa struttura in cui è collocato l’Orsay lo rende interessante: un’ottocentesca stazione ferroviaria, con tanto di orologio.
Poi a differenza del Louvre non è un maremagnum di ciò che abbia prodotto di culturalmente valido l’umanità tutta, ma “solo” i quadri e le sculture rappresentative dall’Impressionismo in poi. E’ prezioso, come i quadri che contiene… la Nascita di Venere di Alexandre Cabanel, Gustave Moreau (un autore che ho conosciuto grazie a questo viaggio!) e la sua Galatea, i quadri di Millet, Monet, Renoir, Degas, Manet, Cezanne, Gaugain, Van Gogh… e tanto Toulouse-Lautrec che male di sicuro non fa.
Chiudiamo questo cerchio ideale visitando il Pompidou, il museo dell’arte moderna e contemporanea. Anche questa struttura è molto interessante… si accede ai vari piani attraverso delle scale mobili site nel tubo che la attraversa perpendicolarmente.
All’interno una mostra di arte contemporanea fatta da e per le donne. Sperimentalismo a 360 gradi, ovviamente.
Inoltre una serie di quadri di Chagall, Matisse, Picasso, Kandinsky.
Seppur interessante, non troviamo comunque il Pompidou all’altezza dei musei precedenti. Pochi pezzi rappresentativi in mostra… un intero piano era accessibile pagando un supplemento e noi abbiamo deciso di non accedervi. Abbiamo invece visitato la mostra presente nella struttura dedicata ad Alexander Calder, rimanendo estasiate… c’erano anche alcuni pezzi realizzati dall’autore per il suo circo, che non sapevamo non si potessero fotografare… eccoli qui. Realizzati con fil di ferro e pezzi di fortuna. Fantastici!
Mi viene la malaugurata idea di comprare qualcosa al bar del Pompidou… pago 5 euro per due macaron. Buoni, ma due.
Usciamo per Les Halles, dove visitiamo un centro commerciale… qui trovo alla FNAC il DVD del “Serpente Bianco”: uno dei primi storici movie d’animazione giapponese, e lo compro… 14 euri.
La sera troviamo un buco (ma nel vero senso della parola) di ristorante giapponese vicino l’hotel… paghiamo poco e ci saziamo. C’erano due posti due e noi li occupiamo. Totale: 14 euro.
Quarta giornata^___^
La giornata ti sorride se la cominci nella tua boulangerie! Stavolta provo l’Escargots au chocolat. E’ enorme!
Procediamo per Place de la Concorde e Les Invalides, che era un ospizio per invalidi di guerra e oggi ospita uffici dell’amministrazione militare.
Arriviamo a Palazzo delle Esposizioni, dove è in mostra Andy Warhol, e noi ne approfittiamo con una visita.
Arriviamo a Montmartre e il Sacre Coeur… è il set principale di Amelie Poulain! Uno dei miei film preferiti^^. Si impone una tartellette per festeggiare (sempre 3 euro).
Visitiamo poi Junku, un negozio votato al Giappone. Belli anche i Book Off, dove troviamo qualcosa di interessante… il secondo volume di “Il Cratere!” di Tezuka (esaurito ovunque meno che qui). Siamo vicini all’Opera, perciò si impone una visita! L’interno è sfarzoso, il soffitto è firmato Chagall.
Tour Eiffel… è d’obbligo!
Saint Germain -vista dall’esterno- chiude la giornata.
Cena al ristorante giapponese ultrachic che a differenza del precedente sazia gli occhi più che il palato…
Quinta giornata!
Stavolta la colazione è povera… la boulangerie è chiusa per giorno festivo.
In una fumetteria troviamo un fantastico Jack che sfonda il soffitto! E la metro ha dei sediolini troppo futuribili!
Ci dirigiamo alla Maison Rouge, dove c’è una mostra dedicata ai mangaka d’epoca. Purtroppo non si possono fare foto, perciò compriamo un costosissimo e pesantissimo catalogo! Sette euro l'entrata.
Pranziamo in un ristorante messicano… è la prima volta che mangio messicano. Era buono, ma pesante, infatti ho rimosso quello che ho mangiato e anche la macchina fotografica si rifiuta di fare una foto decente! Il ristorante comunque è pittoresco, sia dentro che fuori. Quindici euro per il pranzo.
Dopo aver visto l’Arco de La Défense, passiamo il pomeriggio nell’alternativa Rue Keller… fumetterie dell’usato come se piovesse, troviamo tutto quello che cerchiamo e tutto quello che non avremmo mai osato, a prezzi più che abbordabili. E’ la Mecca!
Resta giusto il tempo (e i soldi!) per fare un giro al supermercato… poi nanna.
Sesta Giornata!
Passiamo la mattina al Centro di Cinematografia… il biglietto è gratuito! La celebre silhouette di Jacques Tati campeggia all’ingresso. Purtroppo non si possono fare foto all’interno… ci sono tante testimonianze del cinema del passato. Tra tutte, mi rimane impresso il vestito d’oro di Pelle D’asino, film di Jacques Demi che compro nel negozio del centro.
Mangiamo indiano… era ora. Tutto molto buono, mango lassi in primis.
Il pomeriggio torniamo ai Campi Elisi… c’è Coraline in originale con sottotitoli in francese! Non possiamo lasciarcelo scappare… il biglietto costa ben 12 euri, ma ci danno gli occhialoni per il 3D! Bellissimo.
Cena al giapponese… chirashi per concludere la sesta giornata. Check in… 17 euro.
Check out!
Settima giornata
La penultima! E’ giusto dare a Disney quel che è di Disney. Eurodisney ci attende, con i suoi colori, i suoi profumi e la sua magia. Non ho mai amato molto zio Walt, però mi sono divertita in questa giornata. Ciò che più mi è piaciuto sono state le Parate... non tanto quella diurna, con i buoni tutti sorrisi e moine, ma quella notturna, quando sfilano i cattivissimi!Tagliatele la testa! |
Colazione alla boulangerie!
Resta solo Versailles per completare il nostro giro... un po' di fila e ci siamo (dovevamo approfittare quando avevamo la card dei musei! Ma non ci abbiamo pensato...)
La reggia è bellissima, però abituati a Caserta ci si accorge... che Versailles è il suo riassunto^^.
Resta solo Versailles per completare il nostro giro... un po' di fila e ci siamo (dovevamo approfittare quando avevamo la card dei musei! Ma non ci abbiamo pensato...)
La reggia è bellissima, però abituati a Caserta ci si accorge... che Versailles è il suo riassunto^^.
Fa comunque un certo effetto vedere il letto di Maria Antonietta... peccato non fosse possibile -per questione di tempo- visitare il Trianon! Sarà per la prossima volta.
Bellissimi e ampi i giardini.
Manca solo una porzione di curry per finire bene la giornata!
Finita la vacanza, ci attardiamo a fotografare queste bambole nei dintorni dei magazzini Lafayette.
Bellissimi e ampi i giardini.
Manca solo una porzione di curry per finire bene la giornata!
Finita la vacanza, ci attardiamo a fotografare queste bambole nei dintorni dei magazzini Lafayette.
E' proprio finita, ma sarà per sempre un bellissimo ricordo.
Parigi per sempre!
Siiiiii'! Che bei ricordi! Bau va in fissa verniana tutte le volte che va a Parigi hahahaah! E poi Topo Topo uber alles! XDDDD
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