mercoledì 25 agosto 2010

Un giorno a Firenze

Il 21 Agosto -Sabato- si decide per un giro andata-ritorno a Firenze.
Cosa fare in circa 7 ore? Eliminati gli Uffizi -che da soli avrebbero richiesto tutto il tempo disponibile- si opta per un giro in città, stabilito in 3 tappe. 
Prima tappa: chiaramente, essendo immediatamente fuori alla stazione, è Santa Maria Novella, definita da Michelangelo "la mia sposa" per la bellezza degli ornamenti. Il biglietto è intorno ai 3 euro. E' una chiesa molto suggestiva, che custodisce piccoli tesori come la Trinità del Masaccio, un cristo in legno del Brunelleschi (che fu realizzato per emulazione di quello di Donatello conservato nella Chiesa di Santa Croce), gli affreschi di Filippino Lippi nella Cappella Strozzi e uno stupendo ciclo di affreschi del Ghirlandaio presente nel coro. Queste sono in effetti le cose che mi sono piaciute di più, ma nella Chiesa è possibile trovare altri affreschi e sculture nelle cappelle interne e nei chiostri (in realtà ne abbiamo potuto visitare soltanto uno, non abbiamo capito se gli altri fossero visitabili). All'interno non è possibile fare foto, perciò ecco qui la sola facciata. 
Proseguiamo per il Duomo, il Battistero e il Campanile di Giotto. Scartiamo subito il Campanile per pigrizia: non ci va di fare piu di 400 scalini per arrivare in cima. Optiamo per il battistero (prezzo 4 euro) e prendiamo l'audioguida (in 2 sono 2.50). Ci viene illustrata la storia del battistero e il suo significato: la pianta ottagonale rimanda all'ottavo giorno, il giorno della resurrezione, della nuova vita che comincia col battesimo. Spettacolare il mosaico a fondo dorato presente sulla cupola: il Cristo separa i buoni dai cattivi. Alla sua destra perciò le gerarchie angeliche, sotto di lui i morti risorgono, alla sua sinistra il Giudizio Universale. Nel cerchio superiore, storie di Maria, Cristo e la Genesi. Veramente bellissimo. Tre porte ha il battistero, realizzate una da Pisano e 2 da Ghiberti, di queste ultime due una è detta "del Paradiso" ma non ha le formelle originali, custodite nel museo del Duomo, che sono perciò sostituite da copie.
Adesso è il momento del Duomo: l'ingresso è gratuito e si possono fare foto, come già nel Battistero. L'ambiente è magnifico ma confesso di preferire di gran lunga S. Maria Novella e Santa Croce per l'atmosfera più raccolta. 
Ciò che più mi piace è l'affresco di Paolo Uccello, l'affresco di Domenico di Michelino sulla Divina Commedia di Dante e l'imponente ciclo di affreschi sul Giudizio Universale presente sulla cupola, del Vasari e Zuccari. 
 
 
Seconda tappa: Piazza della Signoria. La piazza è bellissima e gremita di gente. Nell'ordine nelle foto: Palazzo Vecchio, fontana del Nettuno, Giuditta e Oloferne di Donatello (è una copia), il Perseo di Cellini (^.^), David di Michelangelo (è una copia), Ercole e Caco di Bandinelli.
La bellissima Loggia dei Lanzi! Nell'ordine: Il ratto delle Sabine del Giambologna, Menelao che regge Patroclo, Ercole e il Centauro del Giambologna, il Ratto di Polissena di Pio Fedi. Una veduta dalla Loggia e un particolare, infine un particolare del basamento del Perseo del Cellini (mia opera preferita tra tutto il ben di Dio che qui si trova).
Terza e ultima tappa: Basilica di Santa Croce, che contende a S. Maria Novella il podio della mia preferita! All'ingresso, dall'alto della sua colossale statura, ci sorveglia un severo Dante. 
E, dopo aver perlustrato le cappelle (purtroppo l'altare principale, con le storie della Vera Croce, ci è precluso perché in restauro), dove non possiamo non notare due cicli di affreschi di Giotto (uno dei quali in restauro) e il già citato Cristo ligneo di Donatello, nonché una splendida "Annunciazione" dello stesso Donatello, passiamo in rassegna le tombe in questo luogo raccolte. 
Ugo Foscolo, Gioacchino Rossini, Machiavelli e Alfieri. Un'epigrafe nel basamento della tomba di Machiavelli recita "TANTO NOMINI NULLUM PAR ELOGIUM", perché nessun elogio può rendere giustizia a un nome così grande. E di fronte alla tomba dell'Alfieri, non si può non ricordare i Sepolcri!
(Che ove speme di gloria agli animosi
intelletti rifulga ed all’Italia,
quindi trarrem gli auspici. E a questi marmi
venne spesso Vittorio ad ispirarsi.
Irato a’ patrii Numi, errava muto
ove Arno è piú deserto, i campi e il cielo
desïoso mirando;)

Dopo un ricco pulpito, ecco il cenotafio di Dante (privo delle ceneri del poeta, che riposa a Ravenna), la spettacolare tomba di Michelangelo, che riunisce in sé Pittura, Architettura e Scultura a piangere per la morte dell'Artista, la tomba di Niccolini che una nota ci informa come possibile ispirazione per la Statua della Libertà di New York, la tomba di Gino Capponi, di Galileo Galilei.  Chiude il giro la tomba di Leon Battista Alberti, e una veduta interna della Basilica. 
Dirigiamo i nostri passi lontani da questo luogo troppo coinvolgente mentre ricordiamo ancora i "Sepolcri," è impossibile non pensarci!
A egregie cose il forte animo accendono
l’urne de’ forti, o Pindemonte.  
Un ultimo sguardo a Ponte Vecchio, poi torniamo a casa.
Alla prossima!

2 commenti:

  1. Il battistero è stupendo... a me fa sganasciare il Diavolo che ha tatuato sulla pancia Topolino XDD o così pare.
    Anche io ho una cotta viscerale per il Perseo di Cellini, base e tutto l'ambaradan. La prima volta che l'ho visto, avrò avuto 11 anni, ho avuto un'allucinazione: mi è parso che si muovesse e ho strillato. Anche la prof ha strillato, a me, di piantarla di fare la scema.
    Quando lo stavano restaurando andavo a FIrenze ogni 15 giorni per una ricerca e passavo a trovarlo, come se fosse un malatino in ospedale.
    Le porte del Paradiso idealmente dovrebbero fare Pendant con le porte dell'inferno di Rodin.. idealmente eh... poi chissà hahahaha. Comunque anche io preferisco Santa Maria Novella al duomo (affresco del condottiero a parte)... non fosse altro che mi incantavo a guardare gli angioloni lignei che sono chiusi dietro il cancello nel transetto a sinistra. Una volta non si pagava. La prossima volta, se ti può interessare, a San Lorenzo c'è la cappella medicea che è bellissima... Al Santo Spirito invece ci sono i paliotti medioevali sopravvissuti al massacro infame del Vasari XDDD
    Più un crocefisso attribuito a un giovane Michelangelo.

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  2. Yess, infatti stavo lavorando a un altro itinerario per una gitarella di un giorno. Santa Maria Novella è bellissima, però Santa Croce è Santa Croce. L'unica cosa che mi dispiace è che un ciclo di affreschi di Giotto e l'altare sono in corso di restauro e non vi si può accedere. Poi il duomo ha l'affresco della cupola che è bellissimo ma lo vedi solo se sali lassù... e faceva troppo caldo per fare scale e scalini.

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